Cantautore anti-folk, rocker, amante della musica popolare, disegnatore di fumetti, Jeffrey Lewis è un artista poliedrico che associa una forte passione per la musica a svariati progetti artistici, tra cui l’ormai famosa “Storia illustrata del comunismo”, una biografia illustrata di Barack Obama, un blog sul New York Times e una TV sul sito del quotidiano britannico The Guardian.
Supporter accanto a nomi del calibro di Jarvis Cocker, The Cribs, Stephen Malkmus & the Jicks, The Mountain Goes, ed in cui ha realizzato l’elogiatissimo album di cover punk-anarchiche intitolato “12 Crass Songs”, il cantautore newyorchese, da sempre alle prese con lo spirito folk e l’attitudine punk, giunge in Italia con un nuovo live in coincidenza con la ristampa di “City and Eastern Songs”
Accompagnato da una facilità di scrittura unica in cui riescono a convivere comicità e tragedia, il talento di Jeffrey Lewisrisiede nella capacità di rielaborare la semplicità dei brani folk tradizionali, spesso costruiti attorno alla forma base della ballata d’amore, contaminandola con ritmi nevrotici e ossessivi, psichedelia anni ’70 e un cantato fragile, annoiato ed a volte infantile.
Menestrello dei giorni nostri, ormai unanimemente riconosciuto come una tra le voci più rappresentative della scena alternativa americana, Jeffrey Lewis presenta anche in Italia la sua ultima e più compiuta fatica. Undici brani che riflettono l’amore del cantautore americano per la musica popolare vista e vissuta con l’approccio un po’ naïf simile a quello degli scomparsi Moldy Peaches di Adam Green o del genio inarrivabile di Daniel Johnston.
SABATO 15 SETTEMBRE – H 23.00 – INGRESSO GRATUITO